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Combattere l’inquinamento indoor


Combattere l’inquinamento indoor

Molto spesso ci preoccupiamo di proteggerci dallo smog e dalle sostanze nocive presenti all’esterno, ma, in realtà l’aria delle nostre case e dei nostri uffici è molto più inquinata di quanto immaginiamo. E dov’è che trascorriamo gran parte del nostro tempo? Proprio al chiuso, tra le quattro pareti di casa o del proprio luogo di lavoro.

L’inquinamento indoor indica “la presenza nell’aria di ambienti confinati di contaminanti fisici, chimici e biologici non presenti nell’aria esterna di sistemi ecologici di elevata qualità”.

Queste sostanze, capaci di alterare profondamente la qualità dell’aria indoor, provengono in parte dall’esterno, dallo smog e dai pollini, e in parte da fattori interni, quali gli occupanti, la polvere, gli arredi e gli impianti.

L’inquinamento all’interno degli edifici è responsabile di diversi disturbi, da irritazioni agli occhi, mal di testa, nausea, torpore e sonnolenza, indicati sotto la sigla Sick building syndrome (Sbs), a disagi legati agli agenti contaminanti presenti negli ambienti interni, noti come Building related illness (Bri), fino alla Multiple chemical sensitivity (Mcs), ossia all’impossibilità di tollerare un ambiente chimico o una classe di sostanze chimiche.

Per questo è importante combattere l’inquinamento indoor, adottando delle soluzioni e degli accorgimenti in grado di contrastare e ridurre la presenza di tali contaminanti.

 

1. ARIA NUOVA

Un’azione semplice, ma fondamentale per diminuire la concentrazione di sostanze chimiche, fisiche e biologiche negli spazi indoor? Arieggiare e ventilare frequentemente gli ambienti, aprendo le finestre almeno due o tre volte al giorno per almeno cinque minuti, così da evitare temperature e livelli di umidità troppo elevati.

Campi elettromagnetici, batteri, virus, allergeni, formaldeide, benzene, monossido di carbonio: è arrivato il momento di cambiare aria!

 

2. GREEN POWER

Le piante possono essere delle vere alleate nella lotta contro l’inquinamento indoor! Per il loro naturale processo di fotosintesi, infatti, esse assorbono anidride carbonica, rilasciando nuovo ossigeno nell’aria. Alcune specie vegetali in particolare, poi, hanno un effetto purificante sull’ambiente, sono in grado di attenuare la presenza di sostanze nocive e aiutano a mantenere un equilibrio igrometrico.

Conosciamone qualcuna:

Lo Spatifillo (Spathiphyllum Mauna Loa), una piante che purifica l’aria dai VOC più comuni, come benzene, formaldeide e tricloroetilene, ed è efficace anche con toulene e xilene.

La Dracena (Dracaena deremensis Warneckii), una pianta snella e robusta che aiuta a combattere gli inquinanti presenti in oli e solventi e riesce ad assorbire circa il 90% del benzene presente in una stanza.

La Lingua di suocera (Sansevieria trifasciata laurentii): è una delle piante più efficaci per depurare l’aria degli ambienti interni. Essa è in grado di eliminare varie sostanze (benzene, formaldeide, xilene, toluene) e, non necessitando di molta luce, può essere sistemata anche in bagno (anche la carta igienica contiene formaldeide!).

Il Ficus benjamin, una delle più comuni piante d’appartamento, oltre ad abbellire gli ambienti, li ripulisce da diverse sostanze cancerogene, come fumo di sigaretta, benzene e formaldeide.

 

3. BENESSERE vs VOC

I materiali utilizzati per la costruzione e l’arredamento possono rappresentare una significativa fonte di inquinamento indoor: vernici, intonaci e pitture, infatti, sono fra i materiali edili con il più alto rischio di diffusione di VOC, i composti organici volatili. Queste componenti possono essere emesse da una grande quantità di prodotti e possono provocare effetti sulla salute sia acuti, a breve termine, che cronici, a lungo termine. Perciò è consigliabile che il progetto di interior design comprenda arredi certificati per le loro caratteristiche ecosostenibili, realizzati, quindi, utilizzando legno lavorato con finiture atossiche, tessuti in fibre naturali, ante dei pensili a basso contenuto di formaldeide, piani di lavoro in materiali ecologici.

Per avere ambienti salubri, privi di muffa e umidità, è fondamentale scegliere infissi di qualità, capaci di garantire elevate performance in termini di isolamento termico, efficienza energetica e resistenza agli agenti atmosferici. Come abbiamo visto, è essenziale garantire un corretto e costante ricircolo dell’aria: gli infissi di ultima generazione permettono un’apertura in posizione di microventilazione e possono essere integrati con innovativi sistemi di ventilazione supplementare, capaci di gestire l’aerazione dei locali in modo efficiente, ottimizzato e del tutto automatico.

Aria nuova, vita nuova!

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